Grasse risate

Dal punto di vista di una persona esterna al mondo della scienza, una verità da essa determinata apparirà comunque identica a ciò che per gli antichi era l'interpretazione di un auspicio; indipendentemente dalla sua aderenza alla realtà, c'è una discrepanza con il mondo nel momento in cui tale verità esce dalla bocca dello scienziato - o dal suo paper - fino a quando giunge all'orecchio o all'occhio del non iniziato ai misteri. Si può discutere sul vantaggio ottenuto dall'aderenza alla realtà fino allo scienziato, e cioè nell'utilità dell'applicare il metodo scientifico fino ad un certo punto, piuttosto che non applicarlo, tralasciando che in vari casi persino tale aderenza suscita seri dubbi; ciò nondimeno si pone il problema del dopo tale punto, e la sua soluzione ci permette di identificare il fenomeno di una nuova religione, ancora in fase nascente, che ha i suoi dèi e i suoi rituali. Ognuno di noi, o chi per noi, interpreta i segni degli scienziati come meglio può: infine vi sottostiamo nell'azione, cioè crediamo nella scienza. Scrive Klossowski, parodiando Nietzsche, che quando un dio si proclamò l'unico, gli altri morirono dal ridere, e che in un successivo prorompere di risate ne nasceranno infiniti altri: è dunque questo il proliferare di dèi dovuto alla morte di quell'uno rimasto solo, prefigurata da Klossowski? Certo è che non mancano le occasioni per farsi delle grasse risate.


You'll only receive email when they publish something new.

More from soycrate
All posts