Il principio cosmologico etico

Il principio cosmologico, in astronomia, afferma che la Terra non ha nulla di particolare; le leggi della natura devono valere indipendentemente dall'origine dell'osservazione.

Nell'etica, questo si traduce nell'indipendenza di una norma da colui che la enuncia: se questo non si verifica, la norma va rigettata.

Non si tratta della regola d'oro, ossia non fare agli altri ciò che non vuoi ti sia fatto: essa è in piena contraddizione del principio cosmologico, in quanto considera solo ed esclusivamente la prospettiva di chi la enuncia.

La regola d'oro in realtà dice: non voglio che mi sia fatto A, dunque vorrei che tu non mi facessi A. Quindi: ogni agente dichiara ciò che per lui è negativo, sperando di convincere gli altri a non farlo. Non è però una vera dichiarazione: lasciando il vero contenuto vago, tramite questo sporco trucco, spera che le sue aspettative coincidano con quelle altrui. Dato che probabilmente un agente entrerà in contatto più con agenti simili che con altri dissimili, in media otterrà il suo scopo, ponendo la regola d'oro come assoluta. Perciò, srotolando il vero enunciato della regola d'oro, essa rivela il suo carattere accentrante, invalidando il principio cosmologico etico.


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