Scienza di Schrödinger

Il metodo scientifico è probabilmente ritenuto da molti come una delle più grandi invenzioni dell'umanità. Senza spingerci troppo oltre, constatiamo che tutto ciò che viene accettato da questo metodo è almeno consistente con le regole che si pone, e questo non è poco.

Dunque formulate alcune ipotesi, si fanno esperimenti per validarle o invalidarle, fino a giungere a spiegazioni consistenti della realtà. Per meglio dire: fino a giungere a insiemi di formule molto complesse (comparate al linguaggio naturale) che risultano logicamente vere per tutti i casi osservati finora nel mondo, descrivendo dunque questi casi ad un certo livello di dettaglio. Dove sorge il problema? Ovunque non vi sia (ancora) o sia impossibile questo tipo di scienza (non sappiamo se questi posti esistano o meno). Inoltre, ovunque la formula si scontri con il mondo esterno alla sua descrizione, per esempio nell'etica. Viene dimostrato scientificamente X: da cosa consegue che dato X, il mio comportamento dev'essere Y? Non esiste (ancora?) una branca della scienza che studi questa interazione.

Dunque nulla da ridire sulla validità della scienza, sebbene da molti questa validità sia fraintesa in entrambi i sensi (chi la considera un nuovo dio e chi ha già il proprio e quindi la ripudia). Qualcosa da ridire si ha sul fatto che ben pochi si preoccupano di questo problema di interazione, ben più complesso e dai rischi ben più elevati: quali conseguenze etiche ha la creazione della bomba atomica? A Manhattan non ci avevano pensato a fondo.

Non si tratta, come si potrebbe pensare, di valutare semplicemente le implicazioni etiche della tecnologia. Si tratta piuttosto di, se non formalizzare, perlomeno analizzare estensivamente l'attimo in cui la scienza viene letta. Per dirla con un'analogia quantistica: finché non leggo uno studio scientifico, intendendo con "studio" qualsiasi derivazione formale o meno nell'ambito scientifico, dalle leggi del moto all'automobile, questo è allo stesso tempo eticamente giusto ed eticamente sbagliato. Interagendo con esso, assume inevitabilmente una delle due configurazioni: sarà, da quel momento e nella mia mente, giusto oppure sbagliato, ma se non osservato, né l'una né l'altra cosa. Tutto ciò tralasciando che si osserva lo studio ad un livello di dettaglio estremamente grossolano, nella maggior parte dei casi, e anzi chi prende decisioni di "etica applicata" spesso è esposto al livello di dettaglio più grossolano possibile.


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