Rischio / beneficio

Parte integrante della conoscenza è valutare se una nuova porti un rischio maggiore del suo beneficio, per quanto è possibile saperne: questa valutazione va fatta in maniera retroattiva per tutte le conoscenze per cui tale valutazione non sia stata fatta.

Esempio: ci viene detto fin dall’infanzia che Dio esiste. Supera il rischio di agire in modo peccaminoso secondo questa dottrina il beneficio di non dover sottostare ai suoi limiti? Questa è la domanda corretta da porsi. La “verità” non è altro che questa valutazione.

Esempio 2: legge di gravità. Chiaramente buttarsi dalla finestra e non fluttuare non è di grande beneficio. Dunque credere come vero che anche il nostro corpo si comporterebbe come una mela, o come altri corpi suicidi, è una deduzione (a partire da tesi indotta e precedentemente abdotta) “vera” in quanto non vogliamo sottoporci al rischio di contraddire la deduzione nel caso singolo del nostro corpo.


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