Questioni puerili

Se siete mai stati o avete conosciuto dei bambini, sicuramente vi sarà familiare la domanda "perché?", di cui spesso essi si servono. Solitamente la risposta si ferma alle scarse risposte che l'adulto sa dare, e prima o poi il bambino smette di porre domande. Assumiamo che esista un oracolo capace di rispondere a tutti i perché di un bambino: smetterebbe mai di domandare?

Pensandoci fino in fondo, non ho mai ricevuto una risposta a tutti i perché, né mai la riceverò. La maggioranza dei miei contemporanei sembra muoversi verso un futuro in cui solo la scienza può occuparsi di queste risposte. Si crea il modello che meno si discosta dai dati sperimentali. Tuttavia la scienza non risponde attualmente a questa domanda: l'umanità sopravviverà più probabilmente seguendo la scienza, affidandosi a conoscenze più varie ed errate, o un misto delle due opzioni? Ragionevolmente si è portati a rispondere affermativamente con la prima opzione: non ha senso agire secondo un modello in disaccordo coi dati sperimentali o che non rispetta il rasoio di Occam. Tuttavia ciò è a mio avviso un errore: così come un sistema distribuito è più resiliente, affidarsi a conoscenze diverse permette di trovare il modello che guida le nostre azioni che meglio si adatta alla realtà. Nulla di nuovo: è ciò che come organismi biologici abbiamo sempre fatto. La scienza può per sua natura effettivamente convergere a ciò che meglio si adatta, ma non sappiamo se lo farà abbastanza in fretta per sfuggire a una qualche calamità al momento imprevedibile. Con quale garanzia possiamo noi oggi dirci diversi dall'abitante di Uruk che vide la propria civiltà sparire nelle sabbie del deserto?


You'll only receive email when they publish something new.

More from soycrate
All posts