Parole assolute

Si riscontra un sempre maggiore uso di parole dure, assolute e senza capacità di mediazione (trovare un punto medio). Parole come "asfaltare", "distruggere" o ancora peggio termini nuovi e dunque privi di storia come "blastare", ancora più unilaterali in virtù della novità, sono un segnale che qualcosa non va nella discussione pubblica italiana. Usare una parola che già di per sé preclude un qualsiasi punto medio tra due posizioni opposte significa due cose: chi la esprime ha già una propria opinione ed è solo interessato a convincere, non a dialogare; chi la ascolta difficilmente sarà portato a mediare tra le due posizioni, ad analizzarle criticamente, ma sceglierà o l'una o l'altra con probabilità maggiore, perpetrando perciò questo modo spregiudicato di affrontare il pensiero.


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